sabato 25 settembre 2021

The King and the Clown


Cari buffoni, 

il film che vi presentiamo oggi è un classico dell'ormai lontano 2005, per la regia di Lee Joon-ik, regista nuovo su queste pagine e non particolarmente prolifico, ma attratto dalle figure dei peggiori tiranni della storia della dinastia Joseon, come vedremo in futuro. 


La storia coreana è minuziosamente riportata nei "Annali della dinastia Joseon", una sorta di diari che il re compilava durante il suo regno e che gli storiografi di corte si occupavano di pubblicare e conservare alla fine del regno a beneficio dei re successivi. Di tutti questi re, Yeonsan-gun è considerato il peggior tiranno che abbia mai seduto a quel trono. Tuttavia, una trama complessa e a suo modo delicata, riesce a ribaltare la situazione e ci presenta l'uomo che si celava dietro gli abiti sfarzosi e i palazzi immensi. Lo fa proprio a partire da quelle ambientazioni, rese impeccabili nella ricostruzione accurata degli ambienti, dei vestiti e delle usanze del tempo. Una fotografia eccellente. Una recitazione immensa.


Ma andiamo per ordine. Nel 2000 un tale Kim Tae-woong scrive un bellissimo dramma teatrale sulla vita di due buffoni di corte. Un dramma su una storia d'amore tra due buffoni che con la loro arte riescono a cambiare la storia. A questo punto urge una precisazione. Il buon Caprenne, insatancabile blogger e traduttore, nel suo interessantissimo articolo sul suo blog ci fa notare quanto il titolo internazionale sia fuorviante. Questi "buffoni" sono infatti degli artisti che praticano molte discipline, dalle acrobazie, alle commedie, passando per i drammi ispirati alla realtà. La traduzione in inglese, oltre a fare riferimento a versioni video antiquate e difficili da reperire, aveva anche il difetto (in alcuni punti) di falsare volutamente i dialoghi tra i due protagonisti, in modo che non fosse troppo evidente il loro rapporto amoroso, probabilmente per non turbare le platee più bigotte. 


Tutto inizia da un atto di coraggio che porta i due protagonisti e la loro "compagnia teatrale" alla corte di un tiranno sanguinario, dove dovranno usare la loro arte per salvarsi la vita. Un'espediente narrativo interessante, che subito incolla alla sedia, ma anche una concezione romantica di quello che gli artisti fanno nel corso di tutta la loro carriera: mettere l'arte davanti alla loro stessa vita. Ma non è tutto. La storia si evolve in un crescendo di situazioni complicate che... vedrete.


Kim Woo-sung che conosciamo dai tempi di Marriage is a crazy thing, incanta con il suo personaggio granitico, forte, carismatico, ribelle. Troppo incline a mancare di rispetto all'autorità per riuscire a tenersi fuori dai guai. 


Lee Joon-gi, già su queste pagine per Fliyng boys, incarna un personaggio androgino, etereo, oggetto di desiderio, ma anche portatore di un grande coraggio e immenso amore. L'uomo dietro il personaggio, a dispetto della sua apparenza delicata, è un esperto di arti marziali fin dall'infanzia. Si fa notare negli stati uniti dove attualmente lavora alla sua carriera hollywoodiana spesso rifiutando le controfigure per le scene d'azione. 


Jung Jin-young è il re-tiranno che nasconde un uomo sensibile, ferito, incattivito dagli episodi della sua infanzia e dal clima marziale della corte che cerca di limitare i suoi eccessi. Lo dipinge con una recitazione eccessiva, che fa storcere il naso nelle sue prime apparizioni, ma poi si fa capire con le scene in cui lentamente vengono a galla le paure e le debolezze del personaggio. 


Menzione d'onore per il grande Yoo Hae-jin che interpreta Yuk-gab, rendendo epico un personaggio secondario. 


Un'altra magnifica traduzione del nostro Caprenne.


TRAMA: Jang-saeng (Kam Woo-sung) e Gong-gil (Lee Jong-gi) sono due artisti di strada. Buffoni, acrobati e attori di grande talento, ma sono anche innamorati. In fuga da una compagnia dove venivano sfruttati e ricercati per l'omicidio del loro precedente impresario, si rifugiano nella città reale di Hanyang (antico nome di Seoul) dove fanno successo mettendo in scena delle commedie in cui si prendono gioco del re Yeonsan (Jung Jin-young). Un senatore di passaggio assiste a uno spettacolo e decide di farli punire severamente. Gong-gil riesce a strappargli una promessa: se il re vedrà il loro spettacolo e si metterà a ridere, loro avranno salva la vita. Altrimenti moriranno...


Disponibile in DVD/Bluray/Streaming: no.

Sottotitoli disponibili nel nostro fansub.

Buona visione.