giovedì 17 dicembre 2015

Two weddings and a funeral

Cari omofobi,
il film che vi proponiamo oggi è del 2012, diretto dal regista Kim Jho Kwang-soo, per la prima volta su questo blog.

Si tratta di una commedia divertente, che come spesso capita, vira spesso verso il dramma, cambiando decisamente registro. La sua particolarità è che affronta un tema molto delicato: l'omosessualità nella società coreana contemporanea. Si tratta infatti del debutto al lungometraggio di un regista che è anche attivista LGBT e ha già sfornato tre corti molto apprezzati, sempre sul tema del rapporto tra coppie gay nella loro vita quotidiana. Potete trovare i suoi lavori precedenti nel blog tematico del nostro prolifico collaboratore Caprenne a questo indirizzo: caprenne.wordpress.com.

Abbiamo avuto altri film con personaggi gay in passato, basti pensare ad Antique (tradotto per noi da ela) o A frozen flower (tradotto per noi da ela), ma per la prima volta, si affronta di petto l'argomento dell'emarginazione sociale a cui sono sottoposte le coppie omosessuali in Corea e in gran parte dell'Asia. Matrimoni negati, diritti negati, montagne di bugie per non dover fare coming out e trascinare nel fango l'onore di tutta la famiglia davanti a una società che reagisce con ignoranza e spesso anche con violenza. Sembra di stare in Italia!

La trama è piuttosto semplice, ma efficace. Per poter avere un mutuo e un figlio adottivo, le due coppie sono costrette a una convivenza forzata, resa ancor più difficile da dei genitori invadenti. Una situazione surreale, che si presta a equivoci e gag esilaranti, ma che evidenzia anche l'assurdità di avere un'apparente normalità.

Nel cast non troviamo vecchie conoscenze, fatta eccezione per la protagonista femminile Ryu Hyun-kyung, che era nel cast di Manshin (tradotto per noi da Daesdemona, DeepWhite999 ela e Mac Guffin) e How to use guys with secret tips (tradotto per noi da ela) e Park Young-pyo che aveva una parte in Perfect number (tradotto per noi da ela).

TRAMA: La scena si apre sul matrimonio tra Min-soo (Kim Dong-yoon), un giovane medico e Hyo-jin (Ryu Hyun-kyung), una sua collega pediatra. Tutto sembra perfettamente normale, finché in una piazzola di sosta, si commette un terribile misfatto: la sposa Hyo-jin parte in viaggio di nozze con la sua compagna Seo-young (Jung Ae-yeon) e lo sposo Mon-soo parte col suo compagno Seok (Song Yong-jin). Entrambe le coppie cercano di trarre dei benefici dall'unione fittizia. Min-soo e Seok possono comprare una casa da nove miliardi di Won (circa quattrocento mila Euro) e Hyo-jin e Seo-young possono avere l'affidamento di un bambino. Per rendere la cosa ancora più credibile, le due coppie vanno a vivere in due case vicine, ma la famiglia di Min-soo si rivela piuttosto invadente e il castello di bugie costruito sul loro matrimonio fittizio, rischia di crollargli in testa...

Disponibile si Amazon in DVD e digital rent sub ENG.
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub.
Buona visione.



venerdì 11 dicembre 2015

The royal tailor

Cari sarti,
il film di oggi è del 2014 e vede l'attesissimo ritorno del regista Lee won-suk, che ha esordito nel 2013 con How to use guys with secret tips (tradotto dalla nostra impagabile ela) e da allora ci ha lasciati in trepidante attesa del suo successivo lavoro. Attesa ripagata da un bellissimo film storico.

The royal Tailor, anche noto come Sanguiwon è un film che parla di una rivoluzione dimenticata. Sanguiwon è una parola antica e ormai in disuso, che indica un importante ufficio della corte della dinastia Joseon, che ha dominato l'attuale Corea per oltre cinque secoli, e che si occupava esclusivamente dell'abbigliamento reale.

La scena si apre su una conferenza stampa in tempi attuali, che presenta al mondo un'importante scoperta archeologica: un bellissimo vestito femminile da cerimonia, realizzato nel tardo 1300 da Jo Dol-seok, sarto reale.

La vicenda è molto intricata e le apparenze, naturalmente, ingannano. Infatti il sarto Dol-seok ha sostenuto una battaglia all'ultimo abito con un altro talentuoso sarto chiamato Lee Gong-jin, giovane e sfrontato genio nel suo settore, che rompendo tutte le rigidissime regole di corte, ha proposto una nuova moda, inventando nuovi stili, forme, tessuti e colori. I due antagonisti sono costretti a una collaborazione forzata, quando i ministri ottengono dal re la grazia di un nuovo guardaroba e cedendo alla vanità, si rivolgono a colui che con la sua audacia aveva già stregato tutti nella capitale. Dopo gli attriti iniziali, tra i due sembra nascere una strana amicizia, che la rivista americana Variety paragona al rapporto Mozart/Salieri.

Tuttavia il re appena salito al trono dopo la morte di suo fratello, è un personaggio controverso. Accecato dal potere, trascura la sua bella moglie per darsi alla pazza gioia con le cortigiane. Ma il vicino impero cinese della dinastia Qing, ritiene illegittimo il nuovo sovrano, in quanto figlio del re padre con una domestica e il fatto che costui non sembri essere intenzionato ad avere un erede, non aiuta la sua posizione. Presto, i commissari del vicino impero, potrebbero irrompere a corte per mettere in discussione la famiglia regnante.

Dietro pressione del consiglio e in particolare del primo ministro, al re viene chiesto di convolare a nozze, ma lui non sembra voler sposare l'attuale regina (per la quale nutre una morbosa ossessione) e nemmeno destituirla, scegliendo tra le concubine.

Quando la figlia del ministro della difesa cerca di fare colpo su di lui, indossando uno sfarzoso abito realizzato su misura dal giovane sarto Gong-jin, la regina corre ai ripari commissionando un abito ancora più bello. Inizia così una guerra tra le spasimanti rivali a colpi di abiti seducenti.

Questa guerra neanche troppo metaforica, ci porta a momenti estremamente drammatici, senza rinunciare all'ironia che ci si aspettava dal regista dopo aver visto il suo film d'esordio.

La ricostruzione storica è impeccabile, il palazzo è perfetto nei minimi dettagli, così le cerimonie e addirittura le composizioni del cibo e dei fiori, ma quello che ha fatto tremare le casse dei produttori, sono stati, naturalmente, gli abiti. Oltre mille modelli diversi di abiti tradizionali Hanbok, sono stati realizzati su misura per attori e comparse e la sola regina (interpretata da Park Shin-hye) ne ha indossati trenta!

Tra gli interpreti, il grande Han Suk-kyu, che torna ad indossare i panni di un nobile della dinastia Joseon come in Forbidden quest (tradotto per noi da ela) e Ma Dong-seok, che ricorderete nel cast di Pained (tradotto per noi da DeepWhite999), Nameless Gangster: Rules of the Time (tradotto per noi da Scodazzi), The Neighbor (tradotto per noi da Daesdemona) e One on One (tradotto per noi da ela e DeepWhite999).

Un'altra fantastica traduzione a cura della nostra impagabile ela!

TRAMA: Jo Dol-seok (Han Suk-kyu) è il sarto di corte da trent'anni. Nella sua lunga carriera ha servito tre monarchi e nonostante le sue umili origini, presto potrebbe diventare un nobile. Ma il coronamento della sua carriera, è minacciato dall'arrivo a corte del giovane Lee Gong-jin (Go Soo), sarto alla moda nella capitale. Tra il re e la regina le cose non vanno molto bene e per convincere il re a scegliere la sua sposa, le cortigiane e la regina stessa, cercano di sedurlo commissionando al nuovo sarto abiti sempre più appariscenti. Ma gli affari di cuore nelle corti reali, non sono cosa di poco conto e questa strana guerra rischia di avere conseguenze drammatiche...

Disponibile su Amazon in DVD sub Eng
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub.
Buona visione.