sabato 12 ottobre 2019

Human, Space, Time and Human

Cari naviganti, 
il film di oggi è del 2018, ultima opera del regista Kim Ki-duk. Il debutto a Berlino ha lasciato tutti un po' tiepidi, complice probabilmente lo scandalo sessuale ancora in corso.
IMDB gli assegna un misero 5,4. Variety lo stronca senza pietà qui. Rotten tomatoes, lasciamo perdere. Insomma un film che ha fatto storcere il naso. Noi lo abbiamo tradotto. Questo e molti altri. Ve lo proponiamo perché possiate vederlo, apprezzarlo, odiarlo se è il caso.

Per me che forse sono accecato dall'aver visto l'intera filmografia di Kim, con tutti i suoi alti e bassi e centri mancati o passati ingiustamente inosservati, questo film è un piccolo capolavoro. La sintesi del pensiero del regista, ormai ossessionato dal destino dell'umanità, probabilmente convinto di essere un profeta, piuttosto che un regista anche piuttosto snobbato.

Il cast è interessante, ma il film non si presta a grandi interpretazioni. Perfino Ryoo Seung-bum, dopo la prova magistrale di The Net, si ritrova un po' stretto nella parte di un criminale stereotipato. Come sono stereotipati tutti gli altri personaggi. Questa è la prima cosa che ha fatto saltare sulla sedia i critici dei festival.

La struttura narrativa sembra quella di un survival horror, ma chiaramente le cose non vanno come vi aspettate. La scenografia è minimalista e così le luci e la colonna sonora.

La situazione di partenza è già surreale di suo: una comitiva di persone molto eterogenea, parte per una crociera molto particolare su una vecchia fregata della seconda guerra mondiale. Quando arriva la svolta surreale, nella seconda parte, le situazioni pregresse si infiammano e esplodono.

Come sempre abbonda il sangue e la violenza. Tutto può accadere in un film di Kim Ki-duk.

Ringraziamo il nostro DeepWhite999 per avercelo tradotto, mettendo da parte il suo hobby principale: il GIN. Siamo dovuti andarlo a prendere nelle peggiori bettole londinesi con una task force che non è più tornata indietro. E io qui a lavorare...

TRAMA: Su una vecchia nave da guerra arrugginita, un drappello di personaggi molto diversi tra loro, si imbarca per godersi una crociera di una settimana. Una volta salpati, iniziano a dare il peggio di loro. Ci sono truffatori, prostitute, teppisti, politici, tutti persi nel loro egoismo e in una insana voglia di prevaricare gli altri. Improvvisamente il mare scompare e le piccole e grandi prepotenze quotidiane, diventano questione di vita o di morte. Da crociera a massacro è un attimo...














Disponibile in DVD: mai!
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub.
Buona visione.


sabato 24 agosto 2019

Parasite

Cari parassiti sociali,
il film di cui parliamo oggi è l'ultimo capolavoro del grande Bong Joon-ho, già su questo blog per Barking dogs never bites, Memories of murder, The host, Mother, ma non dimentichiamo anche il successo internazionale di altre due pellicole di cui non ci siamo occupati, ma lo hanno sparato nell'olimpo di Hollywood: Sonwpiercer e Okja, finite in un modo o nell'altro nel mirino di Netflix dopo un passaggio più o meno indolore in alcune sale cinematografiche.

Il buon Bong, a differenza di altri grandi registi coreani che all'estero non sono riusciti ad esprimersi altrettanto bene (Park Chan-wook e Kim Jee-won per primi), si è mosso bene e ha affascinato la critica con il suo innegabile talento, al punto che da Snowpiercer ne trarranno una serie TV particolarmente stupida e Okja... beh, Okja sembrava già di suo il pilot di una brutta serie per ragazzi.

Insomma, io tutte queste aspettative non le riponevo sul suo ritorno in patria. E lo dico senza polemiche e senza fare il sapientone. Ero più eccitato per la presenza di Song Kang-ho, che non delude mai.

Chè poi non è neanche una questione di fama e soldi. Mother è stato un filmone come pochi e girarlo è costato 5 milioni di dollari. Okja è costato dieci volte tanto (50 milioni di dollari!) a Netflix e il risultato è stato un sonoro MEH!

Tornato in patria con il portafoglio pieno e uno strano sorriso sornione sul volto, Bong si fa finanziare 13 miliardi di Won (circa 10 milioni di dollari) dal fondo cinematografico coreano.
Il 18 maggio 2018 iniziano le riprese preliminari, il 17 settembre 2018, le riprese sono finite e le pellicole impacchettate, pronte per il montaggio. 77 giorni.

Il 21 maggio 2019, lo proiettano in anteprima a Cannes (dove si aggiudicherà la prima Palma d'oro a un film coreano) e lascia tutti a bocca aperta.

Si tratta di un thriller, commedia, grottesco, drammatico e un altro paio di generi difficilmente inquadrabili. Uno di quei film in cui il colpo di scena è così improvviso, che ti accorgi troppo tardi che hai ancora il sorriso idiota della scena precedente, mentre gli altri intorno a te stanno piangendo. E sì, ti senti idiota, ma riscopri la forza con cui un bel film può colpirti e poi restarti dentro per giorni, mentre lo ricordi, lo elabori, ne capisci i livelli e la genialità.

Inizia tutto nel presente, in un angolo di qualche moderna metropoli sud coreana immersa nell'immancabile crisi economica. Scene familiari scanzonate, viste dalla prospettiva impietosa di un seminterrato.

Si respira l'aria decadente e disillusa di questa società moralmente alla deriva, in cui nessuno ha più il coraggio di credere che il talento, la forza d'animo (ma anche fisica, volendo!), possano salvare le persone normali dalla miseria. Una miseria che ti si attacca addosso, fa puzzare i tuoi vestiti, ti tiene sotto il livello sociale, allo stesso modo in cui ti tiene sotto il livello della strada. Che poi, sì, puoi essere felice anche sotto il livello della strada, ma poi se qualcuno piscia dietro un cassonetto, finisce per pisciarti dentro casa. Eccheccazzo!

Poi un giorno ti arriva l'occasione di saltare la barricata e vivere nell'Olimpo di chi ce l'ha fatta. Dover salire le scale per entrare in casa, invece che scenderle. Per dire.

E così inizia, con un colpo di fortuna improvviso e tanta voglia di riprendersi il proprio posto in società, il viaggio di questa famiglia non più disastrata. Un viaggio che li trascinerà in un vortice di bugie e inganni che si trasformerà in un delirante gioco al massacro, pieno di svolte inaspettate e momenti di un'epicità inarrivabile.

Song Kang-ho non ne sbaglia una, ma in questo caso è davvero immenso. D'altronde è sempre stato l'attore-feticcio di Bong Joon-ho e quando lavorano insieme, si vede subito che fa scintille.

Prendetevi 132 minuti per voi, mettete il cartello NON DISTURBARE e guardatevelo tutto d'un fiato.

TRAMA: La famiglia Kim abita in un appartamento seminterrato in qualche sonnolenta periferia sud coreana. Padre Ki-taek (Song Kang-ho), madre Choong Sook (Jang Hye-jin), figlio Ki-woo (Choi Woo-shik) e figlia Ki-jeong (Park So-Dam).  Un giorno, quasi per caso, la loro vita s'intreccia con quella della facoltosa famiglia Park, una sorta di loro fotocopia ricca. Padre, madre, un figlio e una figlia, che vivono in una lussuosa villa nella parte migliore della città. Approfittando dell'ingenuità dei Park, la famiglia Kim cerca di sistemarsi lavorando per loro, ma la villa lussuosa nasconde un oscuro segreto...

Sottotitoli a cura di ManuLiga per SubPassion.










venerdì 25 gennaio 2019

Burning

Cari scrittori in erba,
il film che vi presentiamo stasera è l'ultima fatica del grande Lee Chang-dong, già su questo blog per filmoni quali Peppermint Candy, Oasis, Green Fish, Secret Sunshine e Poetry. Che poi è anche tutta la sua - purtroppo - scarna filmografia.

Come sempre per quanto riguarda le sue pellicole, è stata un'ovazione di critica e di pubblico, racimolando la bellezza di 6,7 milioni di dollari a distribuzione nemmeno cominciata. Tutti aspettavano l'esito della nomination agli Oscar come miglior film in lingua straniera, poi la commissione degli Academy Awards ha decretato di non voler rovinare al pubblico americano la visione del remake che presto si farà con Sarah Michelle Gellar nel ruolo della protagonista femminile e Robert Pattinson in quello dello scrittore. Steven "Glenn" Yeun invece lo tengono perché era nella serie The Walking Dead.

Sto scherzando sul remake. Spero.

Si tratta di un film in cui si mescolano passione e talento, retto dall'inquietante crescendo del racconto Barn Burning di Haruki Murakami. Un thriller contemporaneo ambientato a Paju, una cittadina al confine con la zona demilitarizzata, in cui è possibile vedere il territorio del nord e, col vento a favore, sentire gli annunci alla popolazione diffusi al tramonto con gli altoparlanti pubblici. I personaggi sono complessi e imprevedibili.

Yoo Ah-in è Lee Jong-su, un giovane fresco di laurea che si arrangia con lavoretti saltuari e la gestione della fattoria del padre, ma il suo vero sogno è diventare uno scrittore. Si imbatte per caso in una sua compagna di scuola e ne è ossessionato. Il suo punto di vista è il punto di vista dello spettatore che non lo lascia mai solo. Lui è giovane, triste, un po' morboso e assolutamente convincente. Ce lo ricordiamo in Antique.

Steve "Glenn" Yeun è Ben, un ragazzo con una faccia da schiaffi. Giovane, bello, ricco, con la Porche e l'attico a Gangnam. È perfetto nel suo ruolo ambiguo e incarna la disparità sociale e il modo feroce in cui la ricchezza ti porta al disopra delle regole e della morale. La sua prova come attore riconferma il suo talento.

Jeon Jong-seo è Sin Hae-mi. Il suo esordio le è valso molte nomination nei festival asiatici. Giovanissima (24 anni), ha un ruolo da bambola. I protagonisti la vedono come un oggetto, dietro il quale scompare tutta la sua esistenza individuale. È la calamita per gli sguardi maschili, a cui si concede senza pudore e senza sentimenti, come una fantasia masturbatoria adolescenziale. Non sappiamo altro di lei, se non che desidera sparire.

Di solito evitiamo film troppo recenti o su cui c'è già una buona attenzione mediatica, ma ela lo ha visto e si è innamorata. Lo ha tradotto con il solito impegno e tanta passione e a noi non resta che dedicarle un immenso grazie (e un bonifico).

TRAMA: Lee Jong-su (Yoo Ah-in), è un giovane sognatore in cerca di ispirazione per il suo romanzo. Sin Hae-mi (Jeon Jong-seo) è una sua ex compagna di scuola. Quando si incontrano dopo anni, lei gli chiede il favore dar da mangiare al suo gatto mentre lei è in Africa e lui accetta. Al suo ritorno lei ha un nuovo amico che si chiama Ben (Steve Yeun) e stravolgerà entrambe le loro vite...

Presto disponibile in DVD
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub!
Buona visione.



venerdì 18 gennaio 2019

My Dear Enemy

Cari creditori, 
il film che vi presentiamo oggi è del 2008, scritto e diretto da Lee Yoon-ki che ha adattato per il grande schermo il racconto di Azuko Taira "One Fine Day". Quarto film del regista e seconda volta che compare su queste pagine dopo il meraviglioso (ma molto più drammatico) Come Rain, Come Shine.

Si tratta di un racconto zen on the road ambientato in una Seul bellissima e indifferente, in cui la coppia male assortita dei protagonisti si muove avanti e indietro passando di storia in storia, di personaggio in personaggio, racimolando piccole somme per ripagare il debito che lui ha contratto con lei un anno prima.

Jeon Do-yeon è Hee-soo, una ragazza un po' materialista e disillusa, che affronta con determinazione una sua vecchia conoscenza per riavere indietro dei soldi prestatigli un anno prima. Lei ce la ricordiamo per il suo ruolo da protagonista in Secret Sunshine e nel ruolo di Lady Jeong in Untold Scandal.

Ha Jung-woo è Byung-woon, giovane scapestrato e sognante, dotato di grande carisma. Ce lo ricordiamo per il suo ruolo di seria killer in The Chaser, Bob in Take off, Gu-nam in The Yellow Sea, il vicino di casa in Come Rain, Come Shine, il gangster Choi in Nameless Gangster, La spia nord coreana in The Berlin File, il conte Fuijiwara in The Handmaiden e il disgraziato che rimane intrappolato sotto una montagna nel claustrofobico Tunnel.

Un film che sorprende per il suo tono scanzonato che però nasconde una vena di di malinconia e tante belle riflessioni sulla vita in generale. Lui e lei intraprendono questo viaggio per la città con intenti diversi e ognuno di loro lo vive in modo differente. Il non detto, l'atmosfera, la forza di una fotografia incantevole e la stupenda colonna sonora latin jazz vi terranno incollati allo schermo per tutti i suoi 123 minuti.

Tradotto per noi da Giu11are, un nuovo ingresso nella nostra squadra di traduttori, che ci regala il suo lavoro, il suo tempo, la sua passione per la condivisione e a cui va il nostro più sentito ringraziamento per questo film e per averci dato prova che la sopravvivenza di FCI dopo un anno un po' difficile è possibile!

TRAMA: Hee-soo (Jeong Do-yeon) è una giovane donna di città un po' materialista e disillusa, che cerca di farsi restituire l'equivalente di 3500$ prestati un anno prima ad un suo ex. Byung-woon (Ha Jung-woo) è un giovane scapestrato che vive di espedienti e sfruttando il suo grande carisma. La coppia intraprende un viaggio diurno attraverso Seul per racimolare i soldi e durante il viaggio si crea una strana alchimia che trasforma una giornata qualsiasi in una bella giornata...

Disponibile in DVD sub ENG
Sottotitoli disponibili sul nostro fansub!
Buona visione!

venerdì 11 gennaio 2019

Confidential Assignment

Cari agenti congiunti, 
inauguriamo questo 2019 in colpevole ritardo con un nuovo film, un nuovo regista e la sempre impagabile ela ai sottotitoli.
Si tratta di Confidential Assignment, progetto ambizioso del regista Kim Sung-hoon. Nato nel non lontano 1974, Sung-hoon inizia la sua carriera di regista nel 2013 con il musical My little Hero, che Hancinema recensisce come un piccolo capolavoro. Purtroppo il genere non è per tutti e la sua opera prima è difficile da reperire.

Scritto dallo sceneggiatore Yoo Hyun-hoo, noto su queste pagine per aver portato sul grande schermo il film The Attorney, presenta una visione molto interessante sulle due coree e su come spesso i luoghi comuni ci facciano percepire agli antipodi, delle realtà che hanno molti lati comuni. Il nordcoreano povero, affamato e vessato dalla dittatura comunista  che viene tenuto d'occhio costantemente dalla spietata censura e il sudcoreano che si sente ricco anche se temporaneamente vittima di una crisi economica che riduce il suo potere d'acquisto e vessato dalla famiglia che lotta per mantenere uno stile di vita inutilmente alto e tenuto d'occhio costantemente dal governo attraverso una fitta rete di telecamere, cellulari e carte di credito. Tutti temi appena accennati, ma poi abbandonati da una pesante spinta della produzione verso un registro molto più popolare. Insomma, trasformato in una macchina da soldi per un pubblico che cerca l'azione e il divertimento. Missione compiuta, dato che a fronte di un budget di 8,52 milioni di dollari, ne ha incassato 58,6.

Due agenti stereotipati:

 Hyun Bin, duro come un mocassino nuovo, invincibile nel corpo a corpo. In una scena epica, stende una banda di mafiosi cinesi con un rotolo di carta igienica bagnata. Ce lo ricordiamo bello e disperato in Come Rain, Come Shine.

Yoo Hae-jin, con il suo viso molto particolare, risulta simpatico dalla prima inquadratura. Fa la parte del cittadino di Seul un po' cazzone sul lavoro, ma alla fine coraggioso e leale. Ce lo ricordiamo in Once in a Summer, Obsessed, A Taxy Driver e Luck key

La trama si rifà ad un antefatto reale e molto interessante: lo scandalo del superdollaro. Queste super banconote da 100 dollari "più vere di quelle vere", sono state in circolazione dalla fine degli anni Ottanta al 2005, quando è stata scoperta un'organizzazione inglese che ne trafficava in grandi quantità. Molte piste hanno portato nel 2010 alla Corea del Nord, dove si dice che ci fosse una vera e propria zecca abusiva nei pressi di Pyongyang. Gli Stati Uniti hanno svolto un'indagine accurata minacciando pesanti sanzioni, ma alla fine non sono riusciti a dimostrare nulla. Un'altra teoria prevede che sia stata la Cia stessa a mettere in piedi le stamperie abusive, fornendo matrici e macchinari professionali, per autofinanziarsi nelle missioni in Asia. Stando a questa teoria, è possibile che l'incredibile storia di queste matrici che passano di mano in mano garantendo ricchezza e prosperità a chiunque le possieda, sia realmente accaduta e probabilmente accada ancora. Nonostante le misure di sicurezza e le nuove tecnologie anti falsificazione, come le bande magnetiche, gli inchiostri che reagiscono agli ultravioletti e gli inserti olografici, altre banconote di questo tipo sono tutt'ora in circolazione.

125 minuti di divertimento e adrenalina. Inseguimenti da manuale a piedi, in macchina, in ascensore, pugni, calci, proiettili a volontà e qualche bomba a mano. Un solo rimpianto: dietro una storia un po' abusata di una coppia male assortita con una sorta di Terminator e un gigione, poteva uscirci un Kolossal che The Berlin File levati proprio. L'intreccio è troppo elaborato per una commedia. e i personaggi troppo caricaturali. Specialmente la famiglia di Jin-tae.

TRAMA: Il soldato integerrimo Im Cheol-ryung (Hyun Bin) arriva dal Nord con il pretesto di catturare un assassino che è scappato a Seul. La sua vera missione è il recupero delle matrici per stampare i superdollari, delle false banconote da 100$ impossibili da distinguere dagli originali. Se in Corea del Sud si scoprisse che le matrici esistono e sono ancora in circolazione, gli Stati Uniti sanzionerebbero il governo di Pyongyang scatenando molto probabilmente una guerra nucleare. Ma il soldato Im cova sentimenti di vendetta nei confronti del suo ricercato Cha Ki-seong (Kim Joo- hyuk) e vorrebbe solo ucciderlo per vendicare la squadra di cui faceva parte anche sua moglie. L'agente del Sud Kang Jin-tae (Yoo Hae-jin) crede che sia una missione di routine, semplice e in grado di riabilitare la sua carriera. Ma il governo vorrebbe usarlo per tenere l'agente nordcoreano occupato finché l'intelligence non scova il criminale e lo cattura, ottenendo prestigio agli occhi del mondo. Quando appare chiaro che c'è ben altro in gioco di un assassino in fuga, l'agente sudcoreano riceve pressioni per estorcere qualche informazione al suo collega del nord, ma la loro convivenza forzata dà vita ad una forte quanto sconveniente alleanza...

Disponibile in digital download e noleggio sub ENG su amazon.
Sottotitoli disponibili nel nostro fansub.
Buona visione!