venerdì 8 novembre 2013

The Berlin file

Care spie,
il film di oggi è uno spy movie adrenalinico e accattivante. Diretto da Ryu Seung-wan nel 2013, già su queste pagine dai tempi di Crying fist. Se il suo primo lavoro gli è valso l'equivalente oltre 10 milioni di dollari, The Berlin file con il suo budget da 10 milioni, ha sfiorato i 50 milioni di incasso.
Complice di tanto successo, un cast di tutto rispetto che vede:

La nostra amatissima Gianna Jun nel ruolo di traduttrice dell'ambasciatore nord coreano a Berlino (ma è solo una copertura!), che ricorderete per My Sassy girl, il Mare e The man who was Superman.

Nella parte di suo marito (ma solo sul grande schermo), il grande Ha Jung-woo nel ruolo di uno spietato agente fantasma al soldo dei servizi segreti nord coreani, che ricorderete per Madeleine, Breath, The Chaser e The Yellow Sea. Con questa interpretazione si aggiudica il premio "Miglior attore" al Baeksang Art Award.

Riu Seung-bum, fratello del regista, immancabile in ogni suo film, che ricorderete per Crying fist e Perfect Number, nel ruolo del perfido figlio del primo ministro nord coreano che cerca di trarre vantaggio dal passaggio di carica tra Kim Jong-il e Kim Jong-un.

Han Suk-kyu, che ricorderete per le sue strepitose interpretazioni in Green Fish, Christmas in August, Shiri e Forbidden Quest, nel ruolo di agente ufficiale sud coreano che collabora con la CIA per cercare le tracce del misterioso conto estero con il tesoro del leader nord coreano.

Un film che per volontà del regista si ispira apertamente alla serie statunitense The Bourn Identity, fissando l'attenzione sul mondo affascinante dello spionaggio e del controspionaggio, ma anche sul lato umano di un lavoro che diventa una vita piena di pericoli e di solitudine. Altro grande impegno è creare un plot che tratti in modo realistico e non schierato l'eterno conflitto tra la Corea del sud e quella del nord, immaginando il conflitto interiore tra l'amor di patria, la fedeltà al leader e gli interessi personali per accaparrarsi un tesoro in un conto estero.

Una spy story piena di sangue, sparatorie, ma senza americanate, dialoghi ridicoli o spacconate. Un film da cui trapela voglia di sopravvivere ai proiettili sparati in abbondanza, ma anche alla tristezza di una vita spinta fino al limite di sopportazione.

A scapito del successo in sala, molte le nomination nei festival asiatici, ma pochi i premi portati a casa.

TRAMA: In un hotel a Berlino, l'agente segreto nord coreano Pyo (Ha Jung-woo), sta contrattando la compravendita di una partita di armi dal Mossad, per mezzo di un intermediario russo. L'agente sud coreano Jung (Han Suk-kyu) intercetta l'operazione e la manda a monte. Il figlio del braccio destro del leader nord coreano, il perfido Dong (Ryo Seung-bum) accusa il console nord coreano di aver fatto la soffiata in collaborazione con la moglie di Pyo, Ryun Jung-he (Gianna Jun), la traduttrice del consolato. All'agente Pyo viene chiesto di accusare sua moglie di alto tradimento, ma qualcosa non quadra...

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Disponibile su Amazon in DVD sub ENG.
Sottotitoli in italiano disponibili presso i Doramisti Anonimi.
FCI sostiene il DAF, per fare altrettanto, basta registrarsi e ringraziare quando si scaricano i sottotitoli.
Buona visione.



1 commento:

  1. Ci mette un poco ad ingranare, per la complessità dell'intrigo, ma poi, quando si chiariscono le parti in gioco, diventata appassionante ed inanella una bella serie di sequenze d'azione. Bella e determinata come sempre Gianna Jun, ma è il trio maschile che si impone. Tanto per cambiare, Ha Jung-woo ne prende e ne dà tante, Riu Seung-bum si fa odiare da subito, mentre a Han Suk-kyu tocca il ruolo di un agente sudcoreano tanto anticomunista da non svoltare mai a sinistra negli incroci. Film godibile,

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