giovedì 5 dicembre 2013

Hindsight

Cari consapevoli, 
il film che vi vogliamo proporre stasera è del 2011 e segna il ritorno su queste pagine e al cinema di quel brutto ceffo di Lee Hyung-seung, già noto a queste pagine per quel piccolo capolavoro che era Il mare. Dopo aver fatto sognare il pubblico con le sue atmosfere raffinate ed eleganti, dopo aver diretto Gianna Jun prima che My sassy girl la trasformasse in un'icona del cinema, dopo aver regalato ai produttori una vagonata di soldi con il successo di una pellicola girata a costo praticamente nullo e poi con la vendita milionaria dei diritti per farne un remake hollywoodiano con Keanu Reeves e Sandra Bullock, lui che fa? Si ritira!

Ebbene sì, si toglie dai piedi per ben dieci anni. I produttori gli suonano a casa la domenica mattina, con le paste e i thermos di caffè e già che ci sono, si portano dietro valigette di soldi in banconote di piccolo taglio non segnate e risme su risme di carta bianca e gli dicono: fai quello che vuoi. E lui infatti fa esattamente quello che vuole.

Quando decide di tornare dietro alla telecamera, non ha niente da dimostrare. Chiede e ottiene Song Kang-ho, che nel mentre è diventato l'attore coreano più amato in oriente e in in occidente. Gira una storia che ha pensato nei minimi dettagli. Ogni inquadratura è un capolavoro estetico. Ogni scelta cromatica è studiata per sottolineare l'emozione dei personaggi. La telecamera si muove leggera, come se planasse ai margini della scena e discretamente va alla ricerca della perfezione. E' un continuo susseguirsi di virtuosismi, dalle scene di vita quotidiana a rapidissime scene di lotta corpo a corpo, dalle sparatorie ad inseguimenti mozzafiato in auto.

Hindsight è il senno di poi, locuzione nominale che indica la consapevolezza tardiva di come sarebbe stato meglio agire. Tutto del film cerca la ciclicità, iniziando con quella scena finale incredibile in cui tutto crolla e non ci si spiega come si arriverà a tanto. Song come sempre è un attore strepitoso, il suo personaggio è in bilico tra Leon e un Humbert un po' patetico che sbava dietro la sua Lolita. Accompagnato dall'eco di glorie passate come mafioso leggendario, Doo-hun cerca una vita tranquilla, in cui poter godere delle cose più semplici e nel farlo, rinuncia consapevolmente al suo carisma, all'eleganza della sua vita passata, cerca un nuovo inizio con umiltà e dedizione e ci strappa più di un sorriso con la sua goffaggine, che in un attimo scompare quando le cose precipitano...

Un'altra splendida traduzione di ela per la nostra pagina!

TRAMA: Doo-hun è un ex gangster che cerca di uscire dal giro e aprirsi un ristorante. Il suo capo però viene investito da un auto e in punto di morte lo nomina suo successore. Intanto al corso di cucina, tra lui e la bellissima Se-bin, una ragazza con la metà dei suoi anni, sembra stia nascendo qualcosa, ma alcuni strozzini minacciano la coinquilina della ragazza e in cambio del debito le chiedono...

Disponibile su Amazon in DVD sub ENG
Scarica i sottotitoli ITA by ela per FCI.
Buona visione.

2 commenti:

  1. Grazie tantissimo per questa interessante introduzione sia al regista che al film. Sono stata attratta da questa scheda perché, se la memoria non mi inganna, è stata proposta la Korea Film Fest dell'anno scorso o di due anni fa, ma sfortunatamente me la sono persa... Non immaginavo nulla di quello che mi avete raccontato di Lee Hyung-seung, che era entrato nel mio radar per "Berlin Report", un film molto più che interessante.
    Grazie ancora per le interessante informazioni!

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  2. Io sono puntualmente ammirata per le vostre sinossi, così intelligenti e ironiche e puntuali. Grazie per il vostro lavoro, Mattea Usai

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