sabato 9 marzo 2013

Real fiction

Cari artisti,
il sabato di Kim Ki-duk oggi ci porta nel suo lavoro più visionario: Real fiction.
Uscito nel 2000, è un film-esperimento che assomiglia a una rappresentazione teatrale.
Girato in tre ore e mezzo, con solo scene prime, rappresenta una sorta di gioco, qualcosa che il regista giovanissimo e ancora sconosciuto ha voluto realizzare ponendo dei limiti alla regia, quanto a tutta la troupe.
Il risultato è un film strano, sporco nel girato e nella recitazione, in cui l'ansia si percepisce sia davanti che dietro la telecamera. Un film difficile da realizzare, difficile da trovare, forse inizialmente anche un po' da guardare. Lo spettatore viene tenuto allo scuro della trama e segue il protagonista in un pellegrinaggio in cui non è ben chiaro il limite tra realtà e fantasia, un espediente narrativo che verrà sviscerato in seguito dallo stesso regista quando scriverà la trama di Rough cut. Ma c'è anche un senso di sorpresa nel trovarsi davanti a qualcosa di diverso e interessante.
Sempre in tema di realtà e fantasia che si inseguono, presto vedremo su queste pagine Interview (2000) di Byeon Hyeok, il settimo film incluso nell'elenco del manifesto Dogme 95, nonchè unico film asiatico ad aver aderito al movimento avanguardista fondato da Thomas Winterberg e Lars von Trier.

TRAMA: Na (Jun Jin-mo) è un artista eccentrico in continua ricerca di ispirazione. Incontra e si scontra con i suoi personaggi nella vita reale e poi li porta sul palcoscenico, dove li affronta e spesso li uccide. Sarà fiction o realtà?

In nomination per il Golden St. George 2001.
Disponibile in DVD sub ENG.
Buona visione.

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