domenica 11 novembre 2012

A tale of two sisters

Care sorelline, 
il film di oggi è un horror alla coreana, di quelli che un po' ti spaventano , un po' ti commuovi, un po' rifletti... insomma, non c'è stato un titolo fino ad ora che rientrasse in un genere preciso e personalmente è per questo che mi piace il cinema coreano! Two sisters non fa eccezione. Uscito nel 2003, con Kim Ji-woon alla regia (di suo vedremo presto I saw the devil, ma anche Bittersweet life, e the good, the bad, the weird), ha avuto un grande successo in Asia (anche perché è ispirato a un romanzo di successo) e inaspettatamente anche in europa (premio come miglior film al festival di Porto 2004) e ancor di più negli Stati Uniti, dove Hollywood, innamoratasi di Kim Ji-woon, lo ha ingaggiato per dirigere Skwarzy l'anno prossimo, in un film d'azione da farti cadere le p... braccia.

Questo film segna anche un particolare riconoscimento per il cinema coreano. Hollywood aveva cominciato ad interessarsi al cinema asiatico già l'anno prima, comprando i diritti per il remake del giapponese The ring a un milione di dollari. Una cifra astronomica in Asia, date le cifre bassissime degli investimenti in campo cinematografico. 
Per i diritti di questo piccolo capolavoro ne pagarono ben due, superando il record e dimostrando che oltre ai soldi, a Hollywood resta ben poco, dato che The uninvited (uscito sei anni dopo) era veramente inguardabile!

Moon Geun-yeong, l'attrice che interpretava la sorella minore, aveva appena 16 anni e ne ha compiuto 17 poco prima che le riprese finissero. Negli extra del dvd la si può vedere davanti alla sua torta con candeline! Negli ultimi 9 anni, ha vinto una sfilza infinita di premi come attrice cinematografica ma soprattutto televisiva. Lo si vede dalla sua interpretazione che ci sa fare. E' tenera e dolce, ma anche eterea. Sembra fluttuare nei lunghi silenzi ed è smarrita, quasi assente nelle scene violente.

Il ruolo del padre, interpretato da Kim Kap-su gli è valso il corvo d'argento al festival del cinema fantastico di Bruxelles. La sua prima esperienza nel cinema risale al 1977 e si vede!

La protagonista, interpretata da Im Soo-jung, è stata la vera rivelazione del film. Visino perfetto, interpretazione impeccabile, ha fatto incetta di premi in giro per i festival e ha una filmografia infinita, tra cui un titolo anche col grande Park Chan-wook: I'm a cyborg but that's ok. Inoltre la vedremo in Come rain come shine. Al suo posto il regista inizialmente voleva Gianna Jun, la protagonista di My sassy girl, ma lei si è rifiutata, trovando la sceneggiatura troppo spaventosa e violenta. 

Il risultato è un film per tutti (non solo i k-maniaci come noi!), esteticamente accattivante, con momenti di tensione che faranno impazzire gli amanti del genere horror, con una colonna da scioglierti il cuore, con una recitazione intensa e dolorosa. 
Assolutamente da non perdere.




TRAMA: Soo-yeon è ricoverata in una clinica per malattie mentali. Quando torna a casa, il padre e la sua nuova compagna, la giovane Eun-Joo, accolgono Soo-yeon e la sorellina Soo-mi, cercando di ricostruire una famiglia nella splendida (ma anche un po' spettrale) casa sul lago. Nonostante le apparenti buone intenzioni iniziali della donna nei confronti delle ragazze, il clima fra loro e la matrigna è tesissimo. Inoltre in casa, sembra esserci una presenza inquietante, di cui solo le ragazze sembrano accorgersi. Il padre, dal canto suo, sembra ignorare completamente le richieste d'aiuto delle figlie, come se intorno a lui non stesse accadendo assolutamente nulla.

Disponibile su Amazon in DVD full ITA 
Buona visione!

1 commento: